Analogica Ossessione | Pentax PC35 AF-M

Caratteristiche:

  • Fotocamera automatica ad ottica fissa.
  • Fotocamera autofocus da 0,7m ad infinito.
  • Formato pellicola 135mm.
  • Alimentazione 2 batterie AA.
  • Obiettivo 35mm f2.8 (5 elementi in 5 gruppi) .
  • Avanzamento e riavvolgimento pellicola motorizzato.
  • Mirino Galileiano con 3 indicazioni su dist. fuoco .
  • Tempi di scatto da 1/8 a 1/430s
  • Lettura esposimetrica fotocellula esterna vicino lente.
  • Allarme sonoro per esposizioni al di sotto di 1/8 f2.8.
  • Funzione di Autoscatto.
  • Lettura Dx automatica ed impostabile manualmente.
  • Compensazione esposizione +1,5 stop.
  • Filettatura attacco treppiede.
  • Flash integrato NG 11.

Ogni volta che trovo una Pentax è quasi per caso, come inciampare sul mio gatto che si strofina in mezzo alle mie gambe mentre scendo le scale.

Ne ho soltanto 3 e ci sarà un motivo se mi sono affrettato a recensirle tutte subito.

Ho sempre pensato che sia un marchio affascinante, ha dato lustro alla storia della fotografia, e anche se messo in secondo piano dai giganti Nikon e Canon continua ad avere una nutrita schiera di fan che sono l’ossatura portante di questo glorioso marchio.

Oggi parliamo di Pentax PC35 AF-M, una point & shoot che non sapevo…esistesse.

Prima però vi racconto 2 cose sullo stato in cui versava la povera Penty (per gli amici) quando l’ho casualmente vista buttata dentro una vetrina insieme ad una marea di altri oggetti.

Chiesto di potergli dare un’occhiata, noto subito alcune cose interessanti per il genere di fotocamera.
Obiettivo f2,8.

Selettore della sensibilità iso manuale.
Funziona con 2 pile AA.

Il dramma si consuma nel momento in cui apro il vano batterie. Una montagna di acido fuoriuscito da pile lasciate a morire all’interno della fotocamera quasi ostruiva il passaggio (levate sempre le batterie se non usate la macchina fotografica).

Prendo 2 pile, le inserisco e faccio notare che la fotocamera non funziona. Deluso per il mezzo ritrovamento la lascio nella vetrina polverosa e torno a casa. Il problema è che come dicono i miei colleghi ed amici “c’ho la malattia” ed ho passato il resto della giornata a pensare alla povera Penty morta nella vetrina…ci ho pensato talmente tanto che la mattina sono tornato nel posto, ho fatto tirar fuori di nuovo la fotocamera, tirato un po’ sul prezzo (15 Euro) e l’ho portata a casa.

Nelle successive 2 ore mi sono sentito come Dott. House che ripete: è Lupus? No, non è mai Lupus.
È l’acido maledetto che fuoriuscendo ha corroso cavi e circuiti neanche fosse Alien.


Ok, che Alien vs Dott. House sia!

Diamoci da fare, operiamo. Ho smontato tutte le viti possibili per poter accedere fino in fondo al vano batteria, controllato lo stato dei piccoli cavi che dalle pile portano corrente ai condensatori, pulito con attrezzi improvvisati ed ettolitri di disossidante per circuiti elettrici, rimontato tutto, messo 2 nuove pile e…un rumore simile al raglio di un asino (ma che a me sembrava il coro degli angeli) mi avvertiva che il motore stava girando. Funziona!!!
Con tutta la calma del mondo mi sono girato verso il mio gatto (quando faccio queste cose vuole essere sempre presente come assistente passivo) e gli ho detto “infermiere il paziente è salvo”.

Salvo ma non fuori pericolo.
Il fatto che la macchina scatta non vuol dire che tutto funzionerà perfettamente. Magari trascina male il rullino, forse non mette a fuoco oppure l’esposimetro non funziona oppure…basta! Carichiamo un rullino e proviamola, domani parto per la Sicilia per allestire Images Gibellina mi sembra una splendida location per testare la rediviva Penty.

Ed eccomi qui a raccontarvi le impressioni d’uso di questa piccola perla fotografica.
Dunque, tornando ai dettagli tecnici vi dico subito quali sono le cose più interessanti:

Obiettivo 35mm f2.8 (5 elementi in 5 gruppi),

Autofocus che se non brilla per velocità è invece molto affidabile e preciso,

Pulsante per sovraesporre di +1,5 stop in controluce

Lettore dx che permette di leggere in automatico la sensibilità iso (da 25 a 1600), ma, in caso qualcuno coprisse il codice dx delle pellicole 😬 è possibile tramite un selettore sul fondo della fotocamera impostare manualmente la sensibilità iso (100-200-400-1000). Viene da sé che questo selettore permette di starare volutamente l’esposimetro della fotocamera dandoci un certo controllo sull’esposizione.

Infine come già ripetuto molte volte funziona con 2 semplici pile AA, facili da reperire ed economiche.

La versione in mio possesso è quella con il motore che fa avanzare automaticamente la pellicola, ma esiste anche una versione PC35 AF senza la parte motorizzata con avanzamento della pellicola manuale e quindi più discreta e silenziosa.

Devo dire che mi è piaciuto molto girare con questa Pentax. I risultati fotografici sono davvero impressionanti per una punta e scatta. L’ottica non si fa assolutamente parlare dietro, e quel riflesso azzurrognolo che traspare tra le lenti fa sognare ottiche di altro livello.

Per contro (ma così tanto per essere rompiballe) il tasto di scatto ha una corsa davvero lunga e questo potrebbe influire un po’ sul cogli l’attimo. Insomma la fotocamera non è come diciamo a Roma un “furmine de guera”.

È perfetta invece per passeggiare, guardarsi attorno, fotografare architetture e paesaggi, anche con il ritratto non se la cava male, ma, vista la minima distanza di messa a fuoco (70cm) la sua specialità sono i mezzibusti ed i ritratti ambientati.

Come la maggior parte delle point & shoot camera che colleziono anche questa riesce a lavorare con tempi di scatto che scendono fino ad 1/8 di secondo e quindi permettono di lavorare con la luce naturale senza bisogno di flash nella maggior parte delle situazioni.

Inoltre a differenza di tante altre compattine, dove il flash subentra prepotentemente alle prime avvisaglie di scarsa illuminazione, qui il flash non entra in funzione fino a che non saremo noi ad attivarlo. Quindi la fotocamera lavora con tutti i tempi di scatto di cui dispone scendendo fino ad 1/8 di secondo e f2.8 dopodiché se questi valori non dovessero bastare un cicalino ci avvertirà di una probabile sottoesposizione, quello è il momento buono per attivare il flash.

Davvero un inciampo tra i più fortunati della mia onorata carriera di accumulatore seriale di fotocamere. Mi ci sono particolarmente affezionato come un medico con paziente al quale ha salvato la vita o per meglio dire gli ha dato una seconda vita.

Quindi fotocamera straconsigliata se la trovate ad un prezzo equo e perfettamente funzionante.